Per poter effettuare un reporting ESG è indispensabile un software per la sostenibilità. Solo così è possibile adempiere in maniera precisa e puntuale alla normativa CSRD-Corporate Sustainability Reporting Directive, entrata in vigore a inizio 2023, che ha come obiettivo quello di migliorare l’informativa di sostenibilità da parte delle aziende dell’Unione Europea, ampliando lo spettro di imprese chiamate a redigere il proprio bilancio di sostenibilità, come abbiamo raccontato in questo articolo (link all’articolo n. 1). Ma cosa prevede esattamente la direttiva?
La direttiva CSRD
La CSRD è una delle pietre miliari del Green Deal europeo e fa parte di un più ampio piano di sostenibilità dell’Unione Europea che mira a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’obiettivo della normativa, infatti, è quello di migliorare il report di sostenibilità e contribuire alla transizione verso un sistema economico e finanziario pienamente sostenibile e inclusivo. Per valutare l’impatto ambientale, sociale ed economico (ESG) delle imprese l’Unione Europea ha introdotto degli standard riconosciuti, gli ESRS-European Sustainability Reporting Standards.
Gli ESRS sono i nuovi standard europei di reporting che consento alle imprese di rispettare gli obblighi previsti dalla direttiva CSRD.
Il primo set è composto da 12 standard: due “Cross Cutting standards” di ambito generale e dieci “topical standard” suddivisi tra i tre diversi ESG. Nello specifico degli ESG, cinque topic riguardano l’ambiente, quattro le questioni sociali, uno la goverance.
Per quanto riguarda l’ambiente, le voci da rendicontare sono:
Dal punto di vista della sostenibilità sociale, i topic sono:
Per la governance lo standard di riferimento è la condotta aziendale (ESRS G1)
Gli ESRS sono stati concepiti per essere altamente interoperabili anche con i GRI Standards.
I GRI-Global Reporting Initiative
I GRI Standards, come si legge sul sito della Global Reportin Initiative, l’organizzazione internazionale indipendente che ha sviluppato uno dei più diffusi standard al mondo per la redazione di report sulla sostenibilità, “rappresentano le buone pratiche per la reportistica pubblica in merito a una gamma di impatti economici, ambientali e sociali”.
I GRI Standards permettono alle organizzazioni di misurare, in maniera univoca e uniforme, il loro impatto sul Pianeta e di comunicare queste informazioni in report comprensibili anche dai non esperti del settore, seguendo tre serie di standard: universali, di settore e specifici GRI.
L’importanza di un software per la sostenibilità
La sfida più grande per le aziende non è solo quella di redigere il bilancio di sostenibilità rispettando i vari standard, ma individuare gli strumenti per agevolare le attività di reporting. In questo senso, la tecnologia, in particolare un software per la sostenibilità, può essere un valido supporto, perché permette di raccogliere i dati, di analizzarli, archiviarli e di farlo in maniera precisa e puntuale, rispettando gli standard previsti dalla normativa CDRD (ESRs e GRI) e riducendo tempi e risorse.
A sostenere l’importanza del ruolo della tecnologia per lo sviluppo sostenibile è anche il rapporto “Technology for a secure, sustainable and superior future. Technology as a force for good”, che ha esplorato il ruolo della tecnologia nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Nel documento di legge che “la promozione della connettività globale e l'implementazione di soluzioni digitali possono migliorare l'impatto sugli obiettivi, aumentando il numero di obiettivi SDG raggiunti di circa il 40% e riducendo i costi, con un risparmio totale pari a circa 55.000 miliardi di dollari”.