Un programma ESG, quindi un software dedicato alla sostenibilità, è indispensabile per calcolare l'impatto di un'impresa a livello ambientale, sociale e di governance. Aspetti sempre più importanti per le aziende di ogni settore per attrarre clienti, investitori e guadagnarsi la stima degli stakeholder.
Secondo uno studio di Capterra, il 71% dei consumatori italiani, infatti, è diventato più consapevole dell’importanza della sostenibilità dopo il Covid-19. E da una più recente indagine di Confindustria emerge che la sostenibilità, focalizzata su aspetti ambientali e sociali, è rilevante per l'80% degli intervistati. Nello specifico, il 28% degli italiani si dichiara “molto attento” alla sostenibilità, il 52% “abbastanza attento”. Il 46% degli intervistati considera la tutela dei lavoratori come il principale criterio per un'azienda sostenibile, seguito dal rispetto delle pari opportunità (41%).
Pertanto, le aziende che vogliono distinguersi dalla concorrenza e conquistare la fiducia dei clienti devono investire sulla sostenibilità, anche per essere in regola con quanto richiesto dall’Unione Europea.
L’Ue sta lavorando per creare un sistema economico-finanziario sempre più sostenibile, che punta a rendere le imprese consapevoli e responsabili del proprio impatto sul pianeta, come dimostrano le misure legate al Green Deal Europeo e la presentazione della roadmap per la sustainable finance da parte dell’EBA-European Banking Authority.
Proprio nell’ambito del Green Deal Europeo si inserisce la direttiva CSRD-Corporate Sustainability Reporting Directive, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 16 dicembre 2022 ed entrata in vigore il 5 gennaio 2023, che modernizza e rafforza le norme relative alle informazioni sociali e ambientali che ogni società deve fornire, oltre ad ampliare la platea di imprese chiamate a redigere il bilancio di sostenibilità.
Il compito della direttiva CSRD è chiaro: disciplinare l'obbligo per alcune imprese di comunicare le informazioni non finanziarie tramite la redazione di un bilancio di sostenibilità.
In sostanza, la CSRD introduce obblighi di trasparenza più dettagliati sull'impatto delle imprese sull'ambiente, sui diritti umani e sugli standard sociali, sulla base di criteri comuni in linea con gli obiettivi climatici dell'UE, ampliando il perimetro di aziende coinvolte nella redazione dell’informativa di sostenibilità: dalle Pmi quotate in borsa fino alle società che non fanno parte dell’UE. Per merito di questa direttiva, si stima un deciso aumento delle aziende che redigeranno il bilancio di sostenibilità: da 11.700 a circa 50.000, come riportato dal sito del Parlamento Europeo.
Programma ESG: come farsi trovare pronti alle norme CSRD 2025
La normativa è entrata in vigore a inizio 2023. Ha chiamato in causa per prime le grandi imprese di interesse pubblico e le aziende quotate (con più di 500 dipendenti) già soggette alla direttiva sulla dichiarazione non finanziaria, che nel 2025 dovranno pubblicare il bilancio di sostenibilità in relazione ai dati del 2024.
A partire dal 1° gennaio 2025 sono chiamate in causa anche le aziende che superano almeno due dei seguenti criteri dimensionali: 250 dipendenti in media, 50 milioni di euro di fatturato netto o 20 milioni di euro di attività totali. Queste imprese a partire dal prossimo anno devono iniziare a rendicontare i propri dati per poter pubblicare il proprio bilancio di sostenibilità nel 2026, con riferimento ai dati del 2025.
La pubblicazione del bilancio di sostenibilità diventerà obbligatoria nel 2027 (sui dati relativi al 2026) per le PMI quotate (escluse le microimprese), che dal 1° gennaio 2026, quindi, dovranno iniziare a calcolare la propria impronta green.
Dal 1° gennaio 2028 la CSRD entrerà in vigore anche per le società non europee che realizzano un fatturato annuo superiore a 150 milioni di euro nella Comunità Europea. Nel 2029 dovranno quindi redigere il proprio bilancio di sostenibilità in relazione ai dati del 2028.
Considerando le norme previste dalla direttiva, diventa utile per le imprese il supporto di un programma ESG per rendicontare gli indicatori di sostenibilità dell’azienda: semplifica le attività e consente di creare un report puntuale e valido.