Anticipare il bilancio di sostenibilità obbligatorio non è solo un obbligo normativo, ma una scelta strategica vincente. Le aziende che lo fanno prima aumentano la trasparenza, accedono più facilmente ai finanziamenti ESG e riducono i rischi. Scopri come questa decisione può rafforzare la tua Customer Value Proposition (CVP) e dare un vantaggio competitivo alla tua impresa.
La direttiva CSDR-Corporate Sustainability Reporting Directive ha introdotto delle modifiche per la rendicontazione societaria di sostenibilità, rendendo il bilancio di sostenibilità obbligatorio per alcune imprese, secondo tempistiche e parametri specifici.
Secondo quanto previsto dalla direttiva CSDR alcune imprese hanno ancora tempo per redigere il bilancio di sostenibilità obbligatorio. Eppure, anticipare i tempi, può essere una scelta strategica per le aziende, anche (e soprattutto) per la CVP- Customer Value Proposition.
La Customer Value Proposition (CVP) rappresenta il valore unico che un'azienda offre ai clienti. Oggi, la sostenibilità aziendale è un fattore chiave di differenziazione. Utilizzare un software ESG per monitorare e migliorare la rendicontazione di sostenibilità può rafforzare la CVP, aumentando la fiducia dei consumatori e il vantaggio competitivo.
Non bisogna dimenticare, infatti, che ormai la fiducia dei clienti verso gli impegni di sostenibilità è fondamentale. A confermarlo è il report "Il cittadino consapevole” dell'Osservatorio Deloitte secondo cui la sostenibilità si classifica al terzo posto tra i fattori che determinano la creazione di un rapporto di fiducia con il brand dopo prezzo e qualità.
Se è vero che per alcune aziende la rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance) diventerà obbligatoria con la direttiva CSRD tra qualche anno, tuttavia, anticiparne la pubblicazione può rivelarsi una scelta “saggia” per assicurarsi almeno tre vantaggi.
Il bilancio di sostenibilità è una prova concreta della trasparenza aziendale. Pubblicarlo in anticipo migliora la brand awareness e rafforza la fiducia dei consumatori. Secondo Deloitte, il 90% dei cittadini considera la trasparenza un fattore chiave, mentre il 71% aumenta la fiducia nel brand quando condivide i suoi valori ESG. Inoltre, una reputazione solida facilita l’attrazione di nuovi clienti e investitori.
Secondo un’indagine di Crif, le PMI con un elevato livello di adeguatezza ai criteri ESG riscontrano una maggiore propensione da parte degli istituti finanziari a concedere credito. Per le imprese più sostenibili, il tasso di erogazione dei finanziamenti nella seconda parte del 2023 è stato superiore dell’11% alla media. Al contrario, le PMI con uno score ESG molto basso hanno visto una riduzione del 6% nel tasso di erogazione. Dati che dimostrano come l’attenzione agli standard di sostenibilità stia diventando un criterio rilevante per l’accesso al credito.
Anticipare il bilancio di sostenibilità aiuta a identificare criticità nella supply chain e nel consumo di risorse. Permette, inoltre, di adottare in anticipo strategie di riduzione delle emissioni Scope 3 e di agire per tempo, in modo da valutare le soluzioni migliori ed evitare possibili sanzioni oltre a offrire l’opportunità di implementare gradualmente in azienda i processi di raccolta e verifica dei dati ESG. Anticipare il bilancio di sostenibilità, quindi, non è solo una questione di compliance alla direttiva CSDR, ma un’opportunità strategica per costruire un vantaggio competitivo duraturo, anche in funzione della CVP-Customer Value Proposition.
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